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Il progetto “La quercia magica” nasce dal titolo di un racconto per bambini, scritto dall’autrice spezzina Paola Schiano di Colella e illustrato da Irene Sletner, giovanissima studentessa dotata di grande talento per il disegno e l'arte in generale. Pubblicato per la prima volta dalla tipografia Ferdeghini con lo scopo di ricavare fondi per sovvenzionare la costruzione del centro “Neppekobokk” nel villaggio di Kouthiaba in Senegal. La parola “Neppekobokk” in lingua wolof significa "per tutti" e, il centro polifunzionale è per l'appunto “per tutti”, destinato allo svolgimento di attività socio-sanitarie da effettuarsi in gestione combinata tra l’associazione Gocce di Sorriso e la popolazione locale.
Il racconto “La quercia magica” insieme ad altre fiabe, è stato letto e interpretato in modo assai coinvolgente dai "Lettori ad Alta Voce" e dalla voce inconfondibile di Nonna Rolla, alias Maria Elena Rolla, maestra di vita e attrice appassionata.
Il progetto è proseguito con eventi sul territorio organizzati in diversi luoghi, tra cui la storica cartoleria Allori, con la volontà di trovare un nuovo modo di sensibilizzare bambini e giovani a realtà differenti e invogliare i piccoli alla lettura. I racconti vengono preceduti dalla testimonianza dei volontari appartenenti all’associazione. L'intero introito ricavato dalle donazioni viene destinato al finanziamento dei progetti in corso.
Attualmente è in fase di pubblicazione un nuovo libro contenente due racconti per bambini che sono stati tradotti in lingua inglese, francese e spagnola grazie a professioniste madre lingua che hanno voluto dare il loro contributo con le traduzioni. La cooperazione, l’amore e la solidarietà sono alla base del nostro servizio di volontariato.
Ciao. . E’ uscito *“ DUE DI CUORI”*.
Una donna divorziata cerca un nuovo amore e inizia la sua vita da single in un paese nell’hinterland milanese.
Il suo passato la insegue ma il futuro in una società moderna sempre più pericolosa, è pieno di incognite.
Un romanzo d’azione narrato in “ easy thrilling” dove gli eventi si succedono in modalità sequenziale rendendo la lettura coinvolgente e ricca di colpi di scena fino alla fine.
Se vorrete acquistarlo oltre al grande piacere di avervi come lettori, darete il vostro contributo a www.goccedisorriso.it di Massimo Bonetti che, insieme ad altre persone, è impegnato in una mission internazionale operante in Africa nelle zone più remote del Senegal con costruzione di scuole, centro polifunzionale dedicato a donne e bimbi, visite mediche e forniture gratuite di farmaci.
Due di cuori è in versione digitale (tra qualche giorno la versione cartacea) solo su Amazon qui :
https://amzn.eu/d/5adou0D
Grazie a tutti.
COVID-19 e sinergie lavorative femminili nella Sanità: il progetto Scatti di Mare, testimonianza di solidarietà, diventa strumento per il fundraising.
Il progetto “Scatti di Mare” nasce dall’esperienza lavorativa vissuta da alcune operatrici della Sanità Pubblica Spezzina durante la seconda ondata pandemica da SARS-CoV-2, nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2020. Donne che, con profili professionali differenti e con ruoli rivisitati per soddisfare nuove esigenze create dalla pandemia, si incontrano per la prima volta per lavorare insieme nell’emergenza.
Il team multidisciplinare femminile accoglie e traduce in sinergie lavorative le affinità di intenti, esprimendo nelle relazioni interpersonali valori di solidarietà e condivisione. Nonostante la fatica della quotidianità lavorativa, giornate intense e interminabili unite a grande stanchezza fisica, scoprono il piacere del condividere quel tempo insieme, con atteggiamento di reciproco supporto che contribuisce, seppur in minima parte, ad alleggerire l’impegno emotivo dettato dalla pandemia.
La condivisone si protrae anche al di fuori dei momenti lavorativi quando le donne, con i loro affetti familiari, cercano la quiete mentale immergendosi nella natura meravigliosa del territorio locale. Con scatti fotografici catturano le loro emozioni silenziose per condividerle in tempo reale; ed è il mare, con i suoi paesaggi sconfinati, il soggetto delle loro immagini. Da sempre elemento di comunicazione tra popoli, il mare mantiene il suo ruolo di connessione, diventando anello di congiunzione tra le donne nel loro dialogo emotivo. Il legame che esse avvertono con il paesaggio marino che i loro occhi contemplano è intenso; un mare osservato da terra, orizzonte simbolo di un desiderio di libertà e di ritorno ad una vita normale. É la vastità d’acqua che assorbe e diluisce le tensioni per restituire pace.
Con l’avvio della campagna vaccinale ad inizio 2021, il contesto lavorativo delle operatrici muta drasticamente e cambiano le esigenze necessarie ad affrontare le problematiche sanitarie emergenti. Il team multidisciplinare femminile si scioglie e ciascuna donna continua separatamente il proprio percorso in ambito sanitario.
I loro scatti di mare rimangono testimonianza della solidarietà che ha caratterizzato i mesi trascorsi lavorando insieme e diventano simbolo dell’atteggiamento di condivisione che è stato il cardine della loro collaborazione inaspettatamente creata dall’emergenza.
Il progetto desidera ricordare questa esperienza femminile vissuta in un ambiente sanitario spezzino. L’intento non è perpetuare in modo sterile un ricordo, ma sottolineare e veicolare il messaggio di grande solidarietà che ne è stato all’origine con l’obiettivo di diventare strumento per aiutare, mediante azioni di fundraising, chi nella solidarietà crede e si impegna nel volontariato per realizzare opere umanitarie.
Il progetto intende raggiungere il proprio scopo mediante la realizzazione di molteplici iniziative presentate ad Enti istituzionali ed a privati nell’ambito della Provincia della Spezia
In particolare propone:
- esposizioni fotografiche
- rappresentazioni teatrali/concerti
- la pubblicazione “Scatti di Mare. Emozioni di un incontro” (raccolta fotografica)
- produzione di materiale audiovisivo
- incontri con autore
Nella sua fase di esordio, il progetto Scatti di Mare ha individuato nell’associazione di volontariato “Gocce di Sorriso”, con sede alla Spezia, il beneficiario dei proventi derivanti dalle sue iniziative. L’introito delle attività contribuirà a finanziare il progetto per la costruzione del centro “Neppekobokk” nel villaggio di Kouthiaba in Senegal. Un centro polifunzionale “per tutti”, significato del termine neppekobokk in lingua wolof”, destinato allo svolgimento di attività socio-sanitarie da effettuarsi in gestione combinata tra l’associazione Gocce di Sorriso e la popolazione locale.
Per avviare il progetto, l’associazione Gocce di Sorriso, ha programmato l’evento “Scatti di Mare, emozioni di un incontro” il 19 dicembre pomeriggio nella Sala Dante del Comune della Spezia, in occasione della Giornata Internazione della Solidarietà celebrata il 20 dicembre. Con voci, musica ed immagini, l’evento è dedicato alle figure femminili della Sanità Pubblica Spezzina che con sacrificio, spirito di abnegazione e grande coraggio hanno affrontato e tuttora fronteggiano l’emergenza pandemica da SARS-CoV-2.
Per l’anno 2022 è già in fase di programmazione la realizzazione di eventi, da definirsi in dettaglio nei tempi e nei modi, da svolgersi presso i Comuni della Provincia della Spezia.
Info: Email: scattidimare.sp@gmail.com
Cell. 333 4101503 – 347 0364005
Pranzo di beneficenza per sostenere il nostro progetto di costruzione di un Ambulatorio medico in un Villaggio del Senegal.
Menu Senegalese e Ghanese
Presso il circolo ritrovarciacanepari di Canepari Fosdinovo
quota 15 euro comprensivo di acqua e bibita africana KARKADÈ:
Scarica e condividi il volantino !!!!
per INFO e PRENOTAZIONI 3287516024
Il karkadè, noto anche come tè rosso, è una bevanda dalla notevoli proprietà benefiche. Il Karkadè è il calice dei fiori dell’ibisco (Hibiscus sabdariffa), una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae.
Il kardadè tende anche ad essere identificato con gli infusi che si ricavano proprio dai fiori di ibisco.
Dell’Ibisco, un pianta arbustiva originaria dell’Africa tropicale, si utilizzano infatti i fiori: questi vengono lasciati ad essiccare per favorire la preparazione dell’infuso, il Karkadè, caratterizzato da un sapore lievemente acidulo.
Conosciuto anche come tè rosso (da non confondere, però, con il rooibos), questa bevanda è una bevanda molto diffusa nei paesi del Nord Africa in particolare. Si caratterizza per un colore rosso intenso e per le numerose proprietà terapeutiche.
Grazie alla presenza di acidi organici (acido malico, citrico, ascorbico, ossalico, etc.) nei fiori dell’ibisco, il Karkadè vanta un’azione diuretica e antisettica.
Questo fattore lo rende un’utile rimedio naturale in caso di infiammazioni e infezioni a carico delle vie urinarie, come per la cistite.
Facilita, inoltre, la digestione, eliminando scorie metaboliche e combattendo la stipsi.
L’elevata concentrazione di vitamina C attribuisce al Karkadè ed alle tisane e agli infusi che ne derivano proprietà antiossidanti.
Il Karkadè si rivela un valido alleato contro l’invecchiamento cellulare e la formazione di radicali liberi: a beneficiarne è soprattutto la pelle, che si presenta più luminosa e meno rugosa.
Si rivela, inoltre, caratterizzata da un effetto vasoprotettivo, utile in caso di fragilità capillare, varici, ed emorroidi grazie alla presenza di flavonoidi e antociani: per beneficiare di queste proprietà, si può preparare un impacco dell’infuso di Karkadè da applicare direttamente sulle zone più sensibili della pelle.
Al Karkadè è attribuita anche la capacità di regolare la pressione sanguigna, utile in caso di ipertensione arteriosa, e di favorire la circolazione, proteggendo l’organismo dal rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari.
Le mucillagini presenti nel karkadè, come in altre piante appartenenti alla stessa famiglia, quali la malva, permettono di svolgere un’importante azione lenitiva e protettiva a favore delle delle mucose interne.
L’impiego del calice di Ibisco si rivela un ottimo rimedio naturale per alleviare gengiviti, mal di gola, raffreddore e tosse.
RICETTE Karkadè
Può essere consumato sia caldo che fresco nei mesi estivi
CALDO
Tisana Karkadè: come prepararla
Per beneficiare delle proprietà terapeutiche del calice dei fiori di Ibisco si può facilmente preparare un infuso utilizzando un cucchiaio raso di karkadè e una tazza d’acqua.
FREDDO
Ricetta:
- sciacquare velocemente il Karkadè, non troppo altrimenti perde il colore
-tagliare le foglie di menta fresca
-mettere il Karkadè e la menta tagliata in un contenitore con dell'acqua per minimo 4 ore
-filtrare e zuccherare a volontà
Per finanziare i progetti della nostra associazione, vi proponiamo questi bellissimi prodotti fatti a mano: magliette, borse e astucci. Sono tutti stampati dal laboratorio stamperia del @CentroAsso polivalente per ragazzi disabili, che ha sede nel Comune della Spezia.
Nel disegno sono raffigurati: i baobab, alberi simbolo del Senegal, e la parola Jërëjëf che nella lingua Wolof significa GRAZIE!
Con il vostro contributo finanzierete sia il progetto del Centro polivalente di Kouthiaba sia le realtà sociali del territorio spezzino.
🔴 Astuccio:
🟠 Borsa:
🟡 T-shir:
Quadretti tradizionali batik realizzati nell'isola di Goree.
Con il loro acquisto potete ulteriormente aiutarci e sostenere i nostri progetti e le nostre future missioni. 🇸🇳 e l'economia Senegalese
🟡 quadretto
guarda i prodotti nella gallery e ordinali via mail goccedisorrisoaps@gmail.com
Se risiedi in un Comune dove sono presenti Negozi amici potrai ritirare quanto ordinato direttamente in negozio.
Il Progetto Neppekobokk è nato con la volontà di costituire una struttura con finalità socio-sanitarie ed educative per le associazioni e i gruppi attivi su tutto il territorio del villaggio Koumpentum. L’obiettivo dell’associazione è perciò quello di creare un punto di riferimento e un luogo sicuro in cui, tutti coloro che ne hanno bisogno o che lo desiderano abbiano la possibilità di potersi vedere e confrontare in tranquillità, realizzando così un luogo al riparo dal sole nella stagione più calda e al riparo delle piogge nel periodo più freddo.
Pertanto, non si vuole solo far sì che il centro sia un luogo ad uso esclusivamente medico e sanitario, ma anzi si vuole incentivare l’utilizzo di questo spazio come luogo di scambio e di conoscenza, organizzando e progettando per il futuro lezioni di educazione ambientale, di riduzione allo spreco e lezioni sulle norme igienico-sanitarie da rispettare per evitare e ridurre la trasmissione di molte malattie, soprattutto tra i bambini.
La stesura di questo progetto è stata affidata ad un gruppo tecnico, che ha avuto come punto di riferimento i volontari che hanno attivamente partecipato alle missioni precedenti e le analisi dei dati e dei progetti già attuati già negli anni passati. Una parte del centro è già stata realizzata e la nostra volontà è quella di proseguire nella costruzione dei nuovi blocchi.
Il nostro gruppo ce la sta mettendo tutta e non vediamo l’ora di poter realizzare e toccare con mano il frutto dei nostri sforzi!
Quando non sei mai stato in Africa le emozioni cominciano a prenderti ancora prima di mettere piede sull’aereo. Cominci a pensare se tutto quello che hai fatto costruito e che hai sognato abbia un senso, ti guardi dentro e rifletti pensando se lo stai facendo per te o per gli altri. Per fortuna ci sono i compagni di viaggio con i quali ritrovi la forza di continuare, con il sorriso, quella che ti sembra un'impresa quasi folle. Già perché poi pensi:ma io che cosa posso fare? non sono un medico, non sono infermiere, conosco poco le lingue, che cosa posso fare io? Pensieri che vanno e vengono ma per fortuna non si fermano, perché devono lasciare spazio a tutta la parte logistica e organizzativa della missione: ho previsto tutto? cosa potrei avere dimenticato? Sei di fronte ad una missione in cui non sai che cosa ti aspetta.
Ti aspetti di provare emozioni immense, soprattutto quando metterai il primo il piede sul territorio africano scendendo dall’aereo. In realtà non hai ancora capito nulla di quello che proverai dopo, proprio nulla.
Dopo 6 ore di volo 6 ore di scalo mi aspettava ancora un viaggio di cui conosco poco, con dei mezzi di cui non conosco l’affidabilità. Dobbiamo percorrere 500 Km in piena notte passando in mezzo a paesi e città, che nonostante sia notte sono piene di vita. In questo viaggio la nostra guida è il nostro amico ed è l’unico punto di riferimento sicuro, la persona che guardi prima di fare ogni cosa perché qua è pieno di gente che parla (in realtà per noi urlano, ma per loro è assolutamente normale).
Un viaggio incerto che non ti permette di dormire, dopo aver incrociato mille fari di camion, che non mettono certo tranquillità, arrivi alle 6 del mattino al villaggio e ad accoglierti ti trovi capre, asini, galline, cavalli, quasi tutti liberi di girare, nel luogo in cui siamo arrivati e che sarebbe stata la nostra casa per i successivi 15 giorni.
Piano piano il villaggio si popola e visto che tanto il sonno è perso, dopo un po 'di assestamento e riorganizzazione, cominciamo a fare un giro nel villaggio e ci rechiamo al mercato della domenica, il più grosso della zona. Subito la sensazione è quella di sentirsi diversi, perché tutti ti guardano, sei quello per cui i bambini ridono incuriositi e si avvicinano per vedere “ cosa” sei, con un misto tra coraggio e paura. E’ lì che capisci cosa si prova ad essere l’uomo nero in mezzo ai bianchi. Inizialmente non è una bella sensazione sentirsi il diverso, poi in realtà capisci che loro, i neri, sono molto più buoni di noi, i bianchi.
Dopo un giorno per riprenderci dal viaggio, sistemare le medicine, e fare il giro di tutte le autorità (prefetto, viceprefetto, capo villaggio e dirigente sanitario) siamo finalmente pronti a fare, a dare senso al nostro viaggio: si parte. La tensione è forte, non sappiamo cosa ci aspetta, sappiamo solo di essere nel bel mezzo dell’Africa in un villaggio sperduto, carichiamo l’ambulanza messa a disposizione dal Poste de Santè e partiamo. Dopo poco più di 500 m si rompe il cambio! anche i carretti trasportati da cavalli ci superano e ci guardano. Questo basta a sciogliere la tensione e a far esplodere una risata collettiva. Ma non nasce nessun sentimento di rassegnazione, non ci arrendiamo! In poco più di 10 minuti Madiaw, la nostra guida, contatta l’unico autista e l’unica macchina del villaggio, un Jeep toyota 4x4 molto mal messa ma va, ha 4 posti tutta per noi. Traslochiamo cibo e medicine e saliamo tutti e sette insieme all’autista.
Finalmente siamo arrivati in un villaggio e dopo aver definito la logistica, sempre molto di fortuna, cominciano le consultazioni. Una volta iniziato non c’è molto tempo per pensare, ci sono centinaia di persone che arrivano per farsi vedere visitare qualcuno per curiosità. Ci mettiamo all’opera e fino a sera non possiamo fare altro che lavorare, tutto ciò che vediamo, ascoltiamo, comprendiamo o non comprendiamo si accumula dentro di noi. Non abbiamo tempo di pensare alle emozioni che proviamo, c’è da fare, arriva la sera ( è buio e qua la corrente non c’è) con fatica e passione abbiamo visitato centinaia di persone tra bambini, anziani e donne. Siamo stanchi, ma c’è ancora qualcuno che non è riuscito ad entrare... vorresti poter non finire, visitare anche loro, ma la nostra guida ci dà lo stop, è giusto ? potevamo fare di più? Guardi negli occhi le persone che non siamo riusciti a visitare e non sai cosa fare... alcune mamme ti parlano con i loro bambini sulla schiena, cerchi conforto nei tuoi compagni perché una risposta giusta non c’è. Eccole le emozioni che escono, sotto forma di lacrima, le emozioni ti fanno visita devastando la mente che fino a quel momento era concentrata sull’operosità della giornata. L’emozione per i bambini che ti cantano in coro per ringraziarti di quanto fatto, l'inchino e il sorriso dei maestri per aver visitato i loro bambini. Le lacrime (nascoste dagli occhiali da sole) sono per quelle persone che non abbiamo potuto vedere ma anche per la gioia che leggi negli occhi dei maestri, delle donne dei bambini, Rassegnazione,, speranza, gioia, tristezza, passione , fatica tutto insieme in un vortice di pensieri che ti accompagna lungo tutto il viaggio di ritorno al villaggio e fino a quando riesci a stare sveglio. Insieme ai miei compagni di viaggio ci confortiamo dicendo che non possiamo vederli tutti, abbiamo scelto alcuni, pensi a quanto possa essere cinico dover scegliere e pensi a quanto sia pericolosamente sottile il filo che divide l’essere cinici dal mettercela tutta. Per fortuna ci sono i bambini, la loro gioia e la loro capacità di comunicare la speranza. Poi pensi a tutto quello che abbiamo noi e pensi che non capiamo quanto sia prezioso e non scontato, riflettendo su come loro abbiano poco ma sono felici ugualmente.
Arrivata la sera, tutti al villaggio si mettono intorno ad un unico piatto. Si mangia tra i racconti di come funziona la vita nel villaggio, su come questo sia una comunità in cui nessuno rimane indietro, il villaggio è un posto dove esci per una passeggiata e ti ritrovi a cantare e a ballare con 50 bambini che si divertono con nulla di cui tu vedi solo gli occhi e senti la gioia, una comunità dove i bambini sono di tutti e nessuno ha paura che qualcuno gli faccia del male. Pensi al fatto che in realtà loro hanno tutto, ma gli mancano solo le cure sanitarie. E noi che ci lamentiamo per il ticket siamo felici? Ci pensi. Tanti, tantissimi pensieri e tante tantissime emozioni.
Il giorno dopo si riparte un altro villaggio con altre situazioni logistiche da costruire, è di nuovo la stessa storia,persone, sguardi, donne, bambini, sorrisi e tantissime emozioni una sopra l’altra . Alla fine di questo viaggio ho capito che chiunque può servire a qualcosa in questo paese, ma che anche da casa si può fare tanto. Ho la risposta alla domanda iniziale: “lo stai facendo per te o per gli altri?”. Tutto questo l’ho fatto per me, per la mia felicità, perché la felicità degli altri mi rende felice.
Una goccia
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I nostri Progetti
Questi sono alcuni dei progetti che stiamo realizzando in questo momento
Realizzato
Cerchiamo di mandare periodicamente Farmaci al villaggio di Kouthiaba in parte vengono destinati al personale sanitario che lo richiede (in funzione di specifiche emergenze) in parte viene utilizzate durante le consultazioni mediche gratuite effettuate d
Realizzato
Nel villaggio di Kouthiaba la nostra associazione aveva già iniziato a partire dal gennaio 2019 ad operare portando farmaci, assistenza medica gratuita e un'ambulanza 4x4 capace di muoversi per le strade sterrate del territorio permettendo di raggiungere
Realizzato
Per l’anno 2018 Gocce di Sorriso ha scelto di occuparsi dell’invio di un’ ambulanza, un fuoristrada attrezzato donato dalla Pubblica Assistenza di Fivizzano (MS), nel Villaggio di Kouthiaba in Senegal. Il villaggio ha una popolazione di circa 10.000 abita
Realizzato
Nel 2020 l'associazione gocce di sorriso con 14 volontari di cui un medico e 3 infermieri ha provveduto a eseguire consultazioni mediche gratuiti nei villaggi più remoti nella regione di Tambacounda, Sono stati visitati circa 1500 persone in 15 villaggi,
Realizzato
Nel 2019 l'associazione Gocce di sorriso ha provveduto ad eseguire consultazioni mediche gratuite nei villaggi più remoti nella regione di Tambacounda con 12 volontari di cui un medico e due infermieri. Sono state visitate circa 1000 persone in 10 villag